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Emozioni da Cerska

A VIP Verbano le stagioni funziono al contrario, i semi piantati in estate sbocciano in inverno!
Ecco a voi le parole di claun NonSaprei partito per Cerska e Sarajevo con il “Giardino delle Rose Blu” e appena tornato dalla visita alla famiglia che siamo riusciti a sostenere grazie al crowdfounding!
“NonSaprei in incognito e di nascosto parte, porta con se altri 3 amici, che non sanno ancora di essere entrati a far parte di questa grande famiglia!
Talmente grande da varcare montagne e confini ed arrivare sull’orlo di un burrone, che fu di odio e di guerra! Non abbiamo idee politiche religiose e colori, se non il rosso del nostro naso!
Arrivati a Cerska NonSaprei scappa dai nuovi amici e trova un Mohamer ormai di 9 mesi che prende il suo nasino rosso e inizia a giocarci, è già dei nostri, è un maschietto ma mette il cappellino rosa….è tutto matto!!
Salta in braccio a NonSaprei pronto, lasciando stupita la mamma Fahira (1996), aspettiamo Mustapha (1997) che torna dai suoi lavoretti in giro per racimolare soldi! Vede il naso rosso, inizia a ridere e gli porgo il suo, ride ancora di più (ormai è dei nostri) sua moglie un po’ impacciata guarda il marito (sono di religione musulmana) lui acconsente ed è un’ unica risata (sorrisi portati, missione compiuta!!)
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Alle spalle vi vedo impressi in una foto, tutti voi, uno ad uno con il vostro naso rosso, tutta Vip Verbano che per un anno sosterrà questa famiglia, aiutandoli ad avere una vita dignitosa e la speranza di un futuro al piccolo Mohamer.
Rinfilo le scarpe lasciate sull’uscio prima di entrate (come si usa qui), scendo le scale di legno, la voce del muezzin tra le montagne chiama alla preghiera i fedeli, NonSaprei stringe il suo naso……è una bellissiima giornata!!
Buon anno dalla famiglia Kurtic,
Hvala (grazie)
Auguri a tutti
Nonsaprei”

24 Agosto 2016 NONO GIORNO: SARAJEVO

L’ultimo giorno della pre.-missione è arrivato nonostante questo è stato ricco di esperienze.
Noi claunini ci dividiamo in tutte le proposte: Riccismile e Nonsaprei insieme a don Ermanno, presidente dell’associazione “il Giardino delle Rose Blu, e altri volontari hanno appuntamento con il direttore del carcere di Sarajevo per ascoltare i bisogni e le difficoltà della struttura. Il primo pensiero del direttore è rivolto ai bambini dei carcerati che non hanno un luogo adatto a loro mentre i genitori parlano. Oltre a questo c’è una forte carenza di materiali in particolare relativi all’igiene personale.

Che esperienza unica… i primo volontari ad entrare nel carcere siamo stati noi…. VIP foto_31_24_agosto_frameVerbano c’è!!!!
La giornata prosegue direzione Dreen, il centro di disabilità più grande della Bosia-Erzegoviona, ospita 580 personae tra i 4 e gli 80 anni sia maschi sia femmine. Abbiamo anche il tempo di fare un servizio in stile claun: grandi abbracci e grandi sorrisi, i ragazzi si lasciano coinvolgere nonostante non siano abituati a questo tipo di approccio. Continuiamo con la visita della struttura e un colloquio con la direttrice che ci racconta delle attività che gli ospiti svolgono secondo una modalità di tipo comportamentale.
Dopo un saluto caloroso ci dirigiamo verso il convento dei frati francescani dove ci accoglie il custode Fra Franjo che ci ha spiegato come l’istituto superiore che loro gestiscono è frequentato quasi completamente da alunni mussulmani: perfetto esempio di integrazione e di come gli uomini possano vivere in pace nonostante nazionalità, etnie e religioni diverse. Ci ha raccontato di come anche per lui sia stata difficile la guerra e soprattutto portare sostegno ai bisognosi. Le sue parole sono state pace, sostegno e rispetto. Al termine i spostiamo verso il centro di Sarajevo dove attendiamo di riunirci con gli altri volontari.

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Alonsi e Patapuff si dividono in altri due gruppi per il Ponte del Sorriso alle famiglie più povere di Sarajevo. Tra queste ci sono anche due famiglie a cui abbiamo deciso di donare una piccola parte dei fondi raccolti con il crowdfunding.

foto_29_24_agosto_frameAlonsi incontra la famiglia Annatuvic composta da madre, padre, una figlia che studia all’università di Sarajevo grazie ai sussidi di un privato e un’altra figlia che ha interrotto la scuola qualche hanno fa. Un figlio è deceduto a causa di uno scontro con la polizia. L’arredamento della casa è praticamente inesistente, dormono per terra e non c’è il tetto con tutte le difficoltà che questo implica. Colpisce enormemente la povertà di questa famiglia.

 

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Patapuff invece raggiunge la famiglia Peljto. Sono in casa la madre Ermina e le due figlie, mentre il padre Zjad non c’è. Nessuno in famiglia lavora e Zjad non vede da un occhio, ha il 40% di invalidità. La più piccola delle due ragazze ha 12 anni, quando le chiediamo se le piace studiare la madre ride e dice di no, ad eccezione fatta per la matematica. Ci dice poi che le due ragazze sono una l’opposta dell’altra e se la piccola preferisce gli sport, alla più grande piace molto studiare tanto che ha una borsa di studio per merito all’università di Sarajevo dove studia pedagogia. La nostra speranza è che la piccola donazione che abbiamo portato possa essere d‘aiuto per il futuro di queste due giovani ragazze!
Verso sera tutti insieme ci troviamo a Sarajevo per cena tipica e visita del centro. Netta è la divisione tra la parte orientale e la parte occidentale della città ma nonostante questo è evidente una perfetta integrazione etnica e religiosa.
Ora è tempo di tornare a casa, ci aspetta un lungo viaggio… non vediamo l’ora di incontrarvi per condividere con voi emozioni e racconti di questa esperienza unica ed estremamente arricchente.
Un abbraccio a ciascuno di voi
Ricci:), Alonsi, Nonsaprei, Patapuff

P.S. un ringraziamento speciale a 7’s Joe che giornalmente ha trascritto i nostri manoscritti e ci ha aiutato a rendervi partecipi di queste giornate così speciali.

23 Agosto 2016 OTTAVO GIORNO: GITA A TUZLA

Suona la sveglia, tutti in piedi oggi direzione Tuzla per l’ultima gita insieme ai bambini. La giornata trascorre velocemente, pensavamo di portarli al lago ma il tempo non ci è a favore e quindi optiamo per una passeggiata in centro e un cartone animato al cinema. È giunto il momento dei saluti, consegniamo a tutti un piccolo regalo e ci prendiamo il tempo per gli ultimi abbracci e scoppia anche qualche lacrimuccia.

Il modo in cui ci guardano la dice lunga sull’intensità del legame che si è creato, anche i ragazzi che sembravano più distaccati inaspettatamente si sono sciolti.
Recuperiamo i nostri pulmini e si parte alla volta di Sarajevo e li gran sorpresa, un amico del Giardino Delle Rose Blu, Edoardo, ci ospita nella sua casa dove troviamo un materasso per ciascuno e acqua calda, non potete immaginare la nostra gioia!!!

Buon riposo.

Ricci:), Patapuff, NonSaprei, Alonsi

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22 Agosto 2016 SETIMO GIORNO: FESTA FINALE AL CAMPO

Inizia un nuovo giorno, l’ultimo qui al campo a Cerska. La mattina trascorre tra giochi e prove dello spettacolo che i volontari metteranno in scena nel pomeriggio. Alle 16.00 la scuola si anima con la presenza di tanti bambini e dei loro genitori, questa festa è molto sentita tanto che c’è quasi tutto il paese.
Il tempo scorre velocemente tra balli dei bambini, spettacolo dei volontari ispirato al libro della giungla e sketch dei clauns. È stato emozionante vedere come nonostante la differenza di lingua la nostra voglia di far sorridere ha fatto centro: è proprio vero che tutte le persone ridono nello stesso modo!!!

Merenda tutti insieme e via al mercatino: gli abiti raccolti sono stati messi a disposizione delle donne di Cerska che hanno potuto scegliere i capi più utili per le loro famiglie.
La festa sta per terminare ma tutti insieme, bosniaci-erzegovesi e italiani, ci mettiamo in cerchio e ci tuffiamo nelle danze tipiche popolari. È proprio bello vedere come noi per primi siamo riusciti a vivere un momento di integrazione.
In serata tutti insieme condividiamo pensieri ed emozioni di questi giorni così unici e speciali. Ognuno ha i suoi sogni e le sue speranze, ma tutti ci auguriamo la pace per questa terra e andiamo a dormire ripensando al significato della frase scritta sulle nostre magliette:

Immagine there is no countries/It isn’t hard to do…”

Buona notte
Ricci:), Patapuff, Alonsi, NonSaprei

 

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20 Agosto 2016 QUINTO GIORNO: LA CACCIA AL TESORO E CAFFE’ LOCALE

Questa mattina pulmino clan, tocca a Riccismile e NonSaprei andare a prendere i bambini nelle loro case e portarli al campo. È bello vedere come ci aspettano sul ciglio della strada con l’entusiasmo dipinto in viso ma ordinati e composti.
Eccoci pronti a trovare il tesoro, ogni squadra deve superare una serie di prove simpatiche divertenti per ricevere gli indizi disseminati tra il paese. Anche a NonSaprei viene affidata una prova per i bambini che astutamente trasforma in stile claun. La giornata trascorre velocemente il sole è sempre più cocente e allora… i giochi d’acqua prendono il sopravvento. Tra spugne, bicchieri e gavettoni arriva l’ora di accompagnare i bambini a casa.

foto_16_20_agosto_frameDi nuovo di corsa sui pulmini, ma una signora in cima alla montagna ci attende, ci addentriamo tra fitti boschi e stradine sterrate. Ad un tratto si intravede una casetta ed eccoli li ad aspettarci. Noi siamo tanti ma con estrema ospitalità e secondo tradizione islamica stende un grande tappeto, noi ci togliamo le scarpe e ci offre il caffè che a differenza del nostro non si fa nella moka ma nel pentolino, è già dolce e ha i fondi nella tazza… guai a mescolarlo! Stiamo chiacchierando ma quando sentiamo il richiamo alla preghiera del muezzin dal minareto ci viene naturale fare silenzio e godere di questa magica atmosfera.
Il sole sta tramondando, è ora di tornare, serata di relax e a letto presto per riposare.
Laku noc
Ricci:), Patapuff, Alonsi e NonSaprei,