Condivisione di Lancetta

Ciao claunelli,
come avete potuto leggere dalla condivisione comune, oggi, in particolare, è stata una giornata speciale per noi e vi scrivo perché ho veramente voglia di condividere anche con voi un momento unico.
Tutto è partito da una struttura chiamata Ashraya, l’orfanotrofio dove ho prestato servizio per ben 2 mesi 3 anni fa.
Un ambiente che mi ha regalato tante emozioni, mi ha insegnato molto, mi ha fatto innamorare dell’India e della semplicità degli indiani che, anche se non hanno nulla, riescono ad apprezzare gesti che a noi possono apparentemente sembrare banali e superflui.
Sapevo, in cuor mio, che sarebbe stato un incontro importante perché anche se oggi Ashraya non è più un orfanotrofio, abbiamo parlato con le persone giuste che ci hanno potuto mettere in contatto con altre strutture che visiteremo nei prossimi giorni.
Oggi Ashraya si è trasformata in 4 strutture dislocate in tutto Bangalore, dal centro agli slums (quartieri più poveri) che accolgono bimbi di genitori poveri che lavorano durante il giorno come inservienti o autisti delle persone ricche.
Dopo aver organizzato il programma dei prossimi giorni, ci hanno chiesto se volevamo fare qualcosa con i bimbi. Ovviamente non stando più nella pelle, ci siamo fiondati nella stanza dove circa una ventina di bambini stava in silenzio guardando la tv.
Mi ha riportato alla mente i mesi trascorsi in Ashraya.che emozione poter essere lì oggi con il naso rosso dopo 3 anni!
I bimbi erano all’inizio impauriti, poi incuriositi si sono avvicinati per giocare, ridere, scherzare con noi. Poche parole ma tanti giochi, colori, allegria hanno invaso quella stanza che fino a qualche minuto prima sembrava così silenziosa e tranquilla.
Con gli occhi pieni di emozioni, siamo ritornati sull’auto diretti verso la struttura di bimbi disabili seguita dalle suore missionarie di Madre Teresa.
Nulla è avvenuto per caso oggi. Mi sono emozionata davanti alla risposta di quella bimba affetta da una malattia che l’ha portata ad avere gambe, braccia e tutto il corpicino devastati.
Quale ragione avrebbe avuto quella piccolina per sorridere, parlare, interagire con noi?Nessuna! Eppure la magia del Naso Rosso ha fatto sì che ci rispondesse a qualche domanda e che alla fine ci dicesse ciao dopo che le avevamo detto come si diceva in italiano. Piccoli gesti preziosi che ci hanno riempito la mente di pensieri.
Ora andiamo a letto ripensando alla giornata e preparandoci per domani.. quei bimbi domani ci aspettano e noi dobbiamo essere al centoventi per cento!
Un abbraccio a tutti.

Lancetta from B’lore