19 Agosto 2012

19agostoStamani ci aspettano 2 servizi impegnativi: Boys’ Home & Girls’ Home cioè due “Governative Orphanage”, orfanotrofi governativi quindi gestiti dallo Stato.
Incominciamo dalla casa dei ragazzi, una struttura sicuramente vecchia ma non fatiscente, sbarre alle finestre e cancelloni all’entrata, che tristezza! I bambini/ragazzi, circa una cinquantiva, ci accolgono in cortile, tutti seduti ordinatamente in fila e braccia conserte, tra noi e loro due panche ai lati e un tavolo nel mezzo coperto da una tovaglia. Scusate per il paragone blasfemo ma la sensazione è stata quella che fossimo lì per celebrare messa. Ci rendiamo conto che occorre subito cambiare qualcosa: ecco l’idea geniale… via subito le nostre scarpe, loro non le indossano perché noi dovremmo indossarle? …via subito il tavolone al centro della scena. invitiamo tutti ad alzarsi in piedi e… vai di ginnastica, ci vuole movimento, e funziona alla grande perché i volti tirati si trasformano in sorrisi e il silenzio iniziale si trasforma in allegro vociare… ok, bene così, possiamo iniziare! …e tra improvvisazioni, giocoleria, canti e balli il tempo scorre veloce, i ragazzini si lasciano coinvolgere molto e alla fine di tutto ci salutano urlando tutti insieme: “ciaooooooo!!!”
Servizio successivo con le ragazze nella struttura accanto… entriamo e siamo stupiti dall’ambiente, il portone viene aperto da una ragazza in divisa militare, saliamo le scale e il nostro stupore aumenta e si trasforma quasi in angoscia perché notiamo le porte delle camere tutte chiuse dall’esterno con un lucchetto enorme. Ci chiediamo se questo sia un orfanotrofio o un carcere, ma non abbiamo il tempo di ragionare perché ci fanno entrare in uno stanzone dove una ventina di ragazze ci aspettano. Appena i nostri occhi incontrano i loro, l’ambiente intorno non conta più… ci prepariamo ad improvvisare qualcosa e ci accorgiamo subito che non si lasciano coinvolgere come i maschietti di prima… fatichiamo un pochino ad entrare in sintonia con loro ma poi è ancora più bello vedere che almeno alcune di loro riescono a lanciarsi in balli e a far sorgere un sorriso su quel viso contornato da occhi tristi e forse un pochino timorosi.
Alla fine della mattinata siamo davvero stanchi, abbiamo speso parecchie energie ma siamo comunque felici di ciò che stamani siamo riusciti a fare con questi ragazzi e ragazze, ci siamo divertiti, noi e loro insieme!!
Dedichiamo il pomeriggio tutto a noi stessi perché le energie forse iniziano ad essere un pochino in riserva, necessitiamo un pit-stop, chiacchiere e tranquillità, vicini vicini insieme sul divano. e il pensiero vola alle tante emozioni che portiamo dentro, un pensiero speciale è dedicato a tutti voi!!
Un abbraccio cuore a cuore!!

Farby Lancetta Nibs Titha Ciucchero